Dalla Santa Casa di Maria alla via di San Francesco - Emmaus Viaggi 2023

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Dalla Santa Casa di Maria alla via di San Francesco

Speciale Italia
1° Giorno : ROMA/GRECCIO/CASCIA
Partenza in prima mattinata in bus privato per Greccio. Visita con guida del Santuario di Greccio, conosciuto in tutto il mondo come la Betlemme Francescana. Il Santuario è un poderoso complesso architettonico che sembra sorgere dalla nuda roccia. Si prosegue con la visita al Centro storico. Greccio è sicuramente uno dei luoghi più belli e pittoreschi della Valle Reatina. L’antico borgo medievale conserva inalterato il fascino e l’atmosfera che colpirono S.Francesco. Infine si effettuerà la visita al Museo dei Presepi. A soli 100 metri dal centro storico di Greccio sorge l’importante Museo della Natività. Pranzo. Dopo pranzo partenza per Cascia. Sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

2° Giorno : CASCIA/NORCIA/SPOLETO/LORETO
Dopo la prima colazione, incontro con la guida e visita della cittadina di Cascia. Visita alle principali attrattive : la Basilica Santuario e il Monastero di Santa Rita, veri e propri centri religiosi di fama mondiale offrendo a tutti i visitatori una significativa occasione di riflessione e di preghiera. Partenza per Norcia. Cosa vedere a Norcia appena arrivati? Giunti nella piazza principale potrete visitare la Chiesa di San Benedetto, sorta sopra la casa natale del santo. Rimanendo nella piazza potrete ammirare il Palazzo Comunale del XIII secolo con Loggia, Scalinata e Torre Campanaria. Pranzo. Dopo pranzo partenza per Loreto visitando lungo strada Spoleto (Visita  Rocca Albornoziana, Ponte delle Torri, Foligno, Camerino, Tolentino e Macerata. Arrivo e sistemazione in albergo a Loreto.

3° Giorno : LORETO / RECANATI
Dopo la prima colazione, incontro con la guida e visita della città per 3 ore. La storia di Loreto è strettamente legata a quella della suo Santuario, noto a tutta la Cristianità poiché ospita la reliquia della Santa Casa di Nazaret, ovvero il luogo dove la Vergine Maria sarebbe nata, cresciuta e dove avrebbe ricevuto l'annuncio della nascita miracolosa di Gesù.
La tradizione cristiana racconta di come alcuni angeli prelevarono la Santa Casa e la portarono in volo da Nazareth (nella regione storica della Galilea, l’attuale Distretto Settentrionale di Israele) verso Loreto: l'episodio è detto "traslazione della Santa Casa" ed è stato rappresentato innumerevoli volte nel corso della Storia. Un'ipotesi che sembra essere stata avallata anche da diverse analisi di stampo decisamente più scientifico, che ritengono assolutamente plausibile la provenienza della Casa dall'Oriente e più precisamente dalla Palestina. Attorno alla Piazza della Madonna (il vero e proprio fulcro storico/artistico di Loreto) si sviluppano anche il Palazzo Apostolico, posizionato proprio sul lato opposto a quello della basilica, la Fontana Maggiore (opera barocca di Carlo Moderno e Giovanni Fontana, posizionata al centro) ed il Monumento a Papa Sisto V (posizionato sul lato sinistro del sagrato).
Pranzo. Visita della città di Recanati, città che diede i natali a Giacomo Leopardi con visita della casa di Leopardi e biblioteca, e passeggiata sul lungomare di Recanati. Rientro a Loreto, tempo libero per passeggiata e shopping nei vicoli antichi della città di Loreto, cena a base di prodotti tipici della zona. Pernottamento in Albergo.

4° Giorno : LORETO / GUBBIO / ASSISI
Dopo la prima colazione partenza per la città di Gubbio e visita guidata della città. Se avete mai visto una foto di Gubbio, probabilmente ritraeva l’armonioso complesso che include Piazza Grande, il Palazzo dei Consoli e quello Pretorio. Cuore pulsante della città, da questo straordinario esempio di “piazza pensile” si gode uno splendido panorama sulla valle.  Piazza Grande è il luogo più amato dagli eugubini e dai turisti: qui si vive la vita quotidiana e si svolgono le più importanti manifestazioni civile e religiose della cittadina umbra. Il Palazzo dei Consoli è il segno tangibile della potenza della Gubbio del 1300 e del nuovo progetto politico-istituzionale che la città perseguiva. Costruito proprio nel centro della città in modo da essere vicino a tutti i quartieri senza scontentare nessuno, il Palazzo dei Consoli domina Gubbio dall’alto dei sui 60 metri.  L’interno è molto suggestivo, con la grande Sala dell’Arengo con volta a botte, la cappella palatina, gli affreschi e gli arredi del piano nobile in cui si riunivano i Consoli. Il Palazzo dei Consoli ha un primato storico: è stato il primo palazzo italiano ad avere l’acqua corrente.  Il pezzo forte del museo sono le Tavole iguvine, 7 lastre di bronzo su cui è iscritto il più importante testo in lingua umbra con una eccezionale descrizione di riti religiosi antichi. Pranzo in ristorante tipico. Dopo pranzo, facendo una breve sosta a città di castello, trasferimento ad Assisi. Sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

5° Giorno : ASSISI
Pensione completa (pranzo in ristorante). Giornata intera dedicata alla visita guidata della città. Erano passati solo due anni dalla morte di Francesco che Frate Elia, il suo successore, ricevette in dono un piccolo pezzo di terra sul Colle dell’Inferno dove fino a un po’ di tempo prima si impiccavano i condannati. Francesco era morto nella Porziuncola, una piccola chiesetta, ma i suoi fratelli lo portarono subito a San Damiano e poi da lì alla Chiesetta di S. Giorgio, dentro le mura di Assisi e vicino alla casa paterna. In quella chiesetta il 16 luglio 1228 Gregorio IX proclamò santo il frate di Assisi la santità e il giorno dopo andò sul colle, insieme a Frate Elia, a posare la prima pietra della futura Basilica di San Francesco. Il 25 maggio 1230, meno di 4 anni dalla morte del Santo, la basilica era pronta. Vista da lontano sembra una roccaforte unica ma è in realtà composta da due chiese sovrapposte: la Basilica inferiore e quella superiore e una cripta con la tomba del Santo. Nelle due chiese è stata scritta la storia dell’arte italiana: ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti, Simone Martini. Tra le tante opere sono da ricordare: il ciclo completo delle Storie di San Martino dipinto da Simone Martini; la Cappella della Maddalena da Giotto; nel transetto c’è un affresco di Cimabue e otto Storie dell’infanzia di Cristo dipinte da Giotto. Nella chiesa superiore, ci sono i famosissimi affreschi di Giotto che illustrano, in 28 quadri, la vita di San Francesco e altre opere di Cimabue. Nella Inferiore c’è la Cripta con i resti di San Francesco. Semplice, scavata nel muro e circolare come il Santo Sepolcro, c’è l’urna di pietra rinchiusa da sbarre in due griglie di ferro nella quale fu trovato il corpo del santo. Sopra la tomba brucia una lampada con l’olio offerto ogni anno da una regione italiana diversa. A 4 km dal centro di Assisi si trova la seconda chiesa di Assisi legata a San Francesco: è la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola costruita per inglobare e quindi proteggere alcuni luoghi emblematici nella vita del Santo. Prima di tutto la Porziuncola, la piccola chiesetta ospitata nella Basilica in cui San Francesco compose il Cantico delle Creature e morì il 3 ottobre 1226. La chiesetta prende il nome da “Portiuncula”, che letteralmente indica la piccola porzione di terreno su cui sorgeva. Non si può comprendere l’importanza della Basilica di Santa Chiara senza accennare al rapporto della santa di Assisi con San Francesco: affascinata dalla predicazione di San Francesco, a 18 anni fuggì dalla sua ricca famiglia per unirsi a Francesco e ai primi frati presso la chiesetta di santa Maria degli Angeli, già da allora chiamata Porziuncola. Contariamente a quello che si potrebbe pensare, il principale luogo ecclesiastio di Assisi non è la Basilica di San Francesco ma il Duomo di San Rufino. La chiesa è la più antica di Assisi e si ritiene sorga nello spazio dove c’era l’antico Foro Romano e nello stesso luogo in cui esisteva un tempio dedicato alla Bona Mater. Rientro in albergo per la cena e il pernottamento.

6° Giorno : ASSISI / ORVIETO / ROMA
Dopo la prima colazione, partenza per la visita di Orvieto. Con una definizione molto suggestiva Orvieto è stata definita “la città alta e strana“.  È facile capire perché, osservando dal basso la cittadina umbra in piedi sopra la rupe di tufo sottostante. Da lontano, soprattutto di notte, sembra sospesa nel cielo mentre di giorno, appare appena appoggiata alle nuvole. Piccolo scrigno di arte, è famosa nel mondo soprattutto per il Duomo, meraviglia dell’architettura gotica europea e il Pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria idraulica.
Meraviglia dell’arte gotica italiana, il Duomo di Orvieto rivela una straordinaria armoniosità nonostante vi abbiano lavorato 20 artisti diversi per più di 3 secoli. La costruzione, iniziata nel 1290 per dare al Corporale del Miracolo di Bolsena un posto dove essere venerato, proseguì fino alla seconda metà del 1500. Gli interventi più significativi furono di Arnolfo di Cambio, Lorenzo Maitani e l’Orcagna. Partendo dal basso si ammirano i bassorilievi con Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e il Giudizio finale. La Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto (vedi punto 1) è un capolavoro del Rinascimento italiano. Ci lavorarono per primi il Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, che affrescarono parte dei soffitti, ma fu Luca Signorelli a completarla. Prima di tutto chiariamo il motivo del nome: il Pozzo si chiama così per la somiglianza con la cavità dove il santo irlandese amava ritirarsi in preghiera.  Il pozzo, profondo 62 metri, è interamente scavato nel tufo e raggiunge l’acqua che si trova sotto la rupe su cui è costruita Orvieto. Il capolavoro del Sangallo furono le doppie scale elicoidali, ampie e indipendenti, una per la discesa e l’altra per la risalita. Pranzo in ristorante tipico. Dopo pranzo trasferimento a Roma dove si arriverà nel tardo pomeriggio.


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